Skip to main content
stress gravidanza 0182488a

Stress durante la gravidanza e salute della donna


Numerosi studi hanno indagato l’impatto dello stress durante la gravidanza e le sue possibili ripercussioni sulla salute della madre e del nascituro. Una recente ricerca ha messo in luce un aspetto specifico che può manifestarsi in determinate condizioni.

Sulla rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences) sono stati pubblicati i risultati di uno studio coordinato dal Dr. Pablo Nepomnaschy, da anni impegnato nell’analisi dell’influenza dello stress sulla riproduzione femminile. Secondo quanto rilevato dal suo gruppo di ricerca, nei primi mesi di gravidanza lo stress può triplicare il rischio di aborto spontaneo.

Le statistiche mostrano che un aborto spontaneo si verifica in media 17 volte su 100, più frequentemente nelle prime settimane di gestazione. È bene ricordare che nella maggior parte dei casi l’evento non dipende da fattori controllabili, perciò la donna non deve colpevolizzarsi: può accadere indipendentemente dalle proprie azioni o dal proprio comportamento.

Alcuni esperti ipotizzavano da tempo che lo stress potesse essere una delle cause predisponenti all’aborto spontaneo, ma finora mancavano studi scientifici specifici. Nepomnaschy ha quindi deciso di verificare sperimentalmente la connessione tra stress e aborto monitorando sessantuno donne appartenenti a una comunità rurale del Guatemala.

Per tre settimane dalla data presunta del concepimento, i ricercatori hanno analizzato i campioni di urina per confermare l’avvenuta gravidanza e per misurare i livelli di cortisolo, l’ormone associato allo stress.

Tra le partecipanti, ventidue donne sono rimaste incinte. Di queste, nove hanno portato a termine la gravidanza, mentre tredici hanno avuto un aborto spontaneo entro le prime tre settimane dal concepimento.

I risultati hanno evidenziato un chiaro collegamento: gli aborti spontanei si sono verificati in misura maggiore tra le donne che presentavano livelli elevati di cortisolo. Anche se si sono riscontrati alcuni casi in assenza di tale condizione, la percentuale era decisamente inferiore. In base ai dati raccolti, è stato stimato che un’elevata concentrazione di cortisolo aumenta il rischio di aborto di circa 2,7 volte.

Secondo gli studiosi, questa reazione dell’organismo rappresenterebbe un meccanismo di protezione volto a salvaguardare la salute della donna in situazioni percepite come potenzialmente pericolose o non favorevoli alla gravidanza.

Close