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IL NARCISISMO di Ilaria Perletti


Introduzione
L’intento iniziale era quello di cominciare questo mio breve lavoro dando una sintetica ma esaustiva definizione del tema che ho scelto di approfondire: IL NARCISISMO. In realtà un’operazione che mi sembrava così semplice ed al tempo stesso efficace mi ha causato non pochi problemi!
Scartabellando tutti i testi di psicologia di cui sono in possesso, navigando su internet e dando un occhiata alla letteratura e alla poesia, mi sono trovata ad avere tra le mani decine e decine di definizioni SIMILI tra loro ma ognuna per qualche aspetto DIVERSA dall’altra. Ho deciso allora di ridimensionare un po’ il tiro della mia ricerca limitandomi all’area della psicologia. Anche qui, però, i problemi non sono certo diminuiti…limitandomi ad esaminare le teorie di Freud, Kohut, Johnson e Lowen mi sono trovata ad avere a che fare con quattro concezione diverse di narcisismo. Gli autori si trovano pressochè d’accordo circa i tratti fondamentali e superficiali di questo tipo caratteriale (gli stessi che del resto emergono anche dal racconto Ovidiano, il minimo comune denominatore a cui fan riferimento tutti coloro che si cimentano ad approfondire questa tematica) ma, non appena si apprestano ad indicare le cause che portano un individuo a rimanere imprigionato dal culto del proprio corpo o meglio della propria immagine, gli elementi che differenziano una teoria dall’altra si fanno indubbiamente significativi.
L’idea di fare un confronto tra le varie teorie psicologiche del narcisismo nelle quali mi sono imbattuta per poi trarne le mie conclusioni era indubbiamente allettante (specie per una come me che ama incasinarsi la vita) ma poco, veramente poco realizzabile… Soprassedendo sul fatto che le mie nozioni in campo psicologico sono davvero TROPPO limitante e superficiali per aver la pretesa di realizzare un lavoro di questo tipo , il vero problema si porrebbe nel concentrare il tutto in un saggio che non superi le cinque cartelle!(Io che solo per realizzare questa forse inutile introduzione ho già occupato più di mezza pagina…).
Ho quindi ritenuto opportuno concentrare la mia attenzione unicamente sull’interpretazione del fenomeno NARCISISMO a me più nota offerta da Alexander Lowen , medico psicanalista formatosi alla scuola di Wilhelm Reich , non dimenticando però di ribadire, in queste poche righe, che la sua teoria è solo UNA DELLE TANTE esistenti.

 

IL NARCISISMO SECONDO L’INTERPRETAZIONE DI ALEXANDER LOWEN
Nell’introduzione al suo saggio “IL NARCISISMO, l’identità rinnegata” A.Lowen sostiene che si può parlare di “narcisismo” a partire da due diversi livelli:
– IL LIVELLO NARCISISTICO INDIVIDUALE
– IL LIVELLO NARCISISTICO CULTURALE
Nel primo caso il taglio è decisamente clinico-psicologico e sta ad indicare un disturbo della personalità che contraddistingue determinati individui che, tra le altre cose, si caratterizzano per:
– un eccessivo investimento sulla propria immagine a spese del proprio Sé
– una tendenza a sfruttare gli altri per i propri interessi
– un senso di grandiosità (il sentirsi importanti anche immeritatamente)
– il sentirsi unici/speciali
– l’avere fantasie di illimitato successo, potere, bellezza, controllo…
– mancanza di empatia verso gli altri e , in genere , di qualsiasi tipo di sentimento
– ecc…
Nel secondo caso il riferimento è più sociologico-culturale e indica la generale perdita di valori umani all’interno della società. Forse questa ripartizione sui due livelli della nozione di narcisismo può apparire un po’ pedante e scontata, ma, in realtà, è molto importante poichè ci consente di capire perché, negli ultimi anni, il numero di persone affette da disturbi di tipo narcisistico più o meno gravi , è in netta crescita. In una società come quella contemporanea, sempre più caratterizzata dalla manipolazione perpetrata dai media, dalla spettacolarizzazione delle immagini e nella quale valori come la dignità e il rispetto han lasciato lo spazio alla lotta per il successo e il potere, il narcisista si trova bene perché vive lo spettacolo di se stesso proiettato a se stesso. Egli non va oltre le immagini degli altri, il suo è un sapere superficiale, privo di emozioni e sentimenti. Considera la realtà come una estensione di sé, gli altri come uno specchio delle sue esigenze. Vive come una macchina priva di sentimenti e, per questo, spesso ricopre posizioni di tutto rispetto e scala velocemente la salita al successo in un’era dove vige il culto dell’ efficienza .
La nostra è anche l’età delle disillusioni collettive. In una società sempre più aggressiva e violenta, i rapporti personali assumono la forma di scontro e l’uomo preferisce ripararsi dal collettivo, dall’ostilità che lo circonda, ripiegando su se stesso. Questa fuga dal sociale è stata determinante nella nascita della cultura narcisistica tipica della cultura post-moderna. Le forme di aggregazioni vengono a crollare o perdono di significato e l’apertura dell’individuo al mondo avviene solo per obiettivi minimi e strettamente consumistici.

 

A questo punto viene spontaneo chiedersi:
“SE LA SOCIETA’ E LA CULTURA HANNO UN RUOLO DAVVERO COSI’ IMPORTANTE NEL DETERMINARE O MENO LO SVILUPPO DI PERSONALITA’ NARCISISTICHE ALLORA PERCHE’ MOLTI INDIVIDUI NON SONO IN ALCUN MODO TOCCATI DA QUESTO DISTURBO ?”
Questo è di fatto il punto critico della questione nella quale entrano in gioco le diverse interpretazioni PRETTAMENTE psicologiche e nella quale, come ho più in alto anticipato, non è facile trovare accordo tra i diversi autori.
Alexander Lowen introduce la questione facendo riferimento ai cosidetti “CICLI DEL BISOGNO”. Questi cicli ci accompagnano per tutta la vita e vengono chiamati in gioco ogni qual volta ci relazioniamo con qualcuno ; assumono, però, una particolare importanza nel periodo che va da 0 – 6 anni, fase in cui si viene a formare la nostra ARMATURA CARATTERO – MUSCOLARE. In questo delicato periodo , eventuali traumi possono provocare dei “BLOCCHI” all’interno dei cicli del bisogno impedendo al bambino di raggiungere la tappa più importante del circuito ossia quella dell’ APPAGAMENTO. A seconda del momento in cui l’interruzione si verifica e della sua intensità, ci si troverà ad avere a che fare rispettivamente con un bambino schizoide, orale, narcisista, masochista o rigido.
Schematicamente i CICLI del BISOGNO ideati da A.Lowen si presentano nel modo seguente:Nel caso del carattere narcisista il ciclo si interrompe nel passaggio dalla SENTIZIONE a quello dell’EMOZIONE. Si avrà quindi una persona incapace di provare emozioni e in grado di prendere delle decisioni senza tenere minimamente in considerazione l’umanità altrui. Nella nostra cultura, generalmente, non si tende a distinguere ciò che è il sentimento da ciò che è l’emozione. Di fatto c’è solo una sottile differenza tra i due termini, ma questa è molto significativa. L’emozione è, infatti , la fase SUCCESSIVA (il che è evidente anche nei cicli del bisogno) al semplice sentire. Quest’ultimo è uno stato PRETTAMENTE PASSIVO a differenza dello stato emozionale che altro non è che una fase preparatoria all’azione. L’emozione, dunque, ci consente di indirizzare una potenziale azione VERSO QUALCUNO PERCEPITO COME ALTRO DA SE’ E REALMENTE ESISTENTE. Questo non avviene nel carattere narcisista dove gli altri vengono sentiti/percepiti solo come astrazioni mentali e non vengono tenuti in considerazione nelle azioni della vita quotidiana. Proprio per questa ragione, le persone che si rivedono in questo tipo caratteriale, hanno la reputazione di essere molto razionali, fredde,disumane e in grado di far del male agli altri senza provarne il minimo risentimento e senza nemmeno essere coscienti delle conseguenze negative del loro comportamento.

 

MA QUALE TRAUMA PUO’FAR SI CHE UN INDIVIDUO NON SIA PIU’ IN GRADO DI PROVARE EMOZIONI?
Il problema si sviluppa nella prima infanzia. A detta dello stesso Lowen, tutti i suoi pazienti narcisisti sono passati attraverso l’esperienza di essere profondamente umiliati durante l’infanzia dai genitori, che usavano il potere come mezzo di controllo.Il bambino non ha né i mezzi né le forze per contrastare questo “soppruso” e quindi non può far altro che sottomettersi;da questa sconfitta trarrà inevitabilmente questa lezione di vita che lo accompagnerà e indirizzerà durante la fase adulta: ” i rapporti sono governati dal potere: più se ne ha minore è la probabilità di non realizzare ciò che si vuole e di essere umiliati”. Nei narcisisti, quindi, è proprio da questo vissuto di umiliazione che ha origine il desiderio di potenza con la quale sperano di cancellare l’offesa subita. Ogni sfida al loro potere e alla loro immagine rievoca in loro il timore di essere umiliati. L’obiettivo di fondo è quello di trascendere i propri sentimenti di impotenza e dipendenza. Essi però ,come ogni altro uomo, non possono fare a meno di dipendere dagli altri per alcuni aspetti della vita, non essendo in grado di produrre tutto ciò di cui hanno bisogno .Con il potere però comprano o esigono ogni cosa senza rischiare di sentirsi vulnerabili.
Detto cio’ si rischierebbe di credere che ogni uomo ricco, potente, di successo sia per forza di cosa una personalità narcisista. Sebbene sia molto probabile non è una cosa automatica. In realtà molte persone importanti ,benchè siano riuscite ad accumulare notevoli ricchezze e rivestano un ruolo molto rilevante nella gerarchia sociale, conservano nel loro carattere una certa umiltà che poco si sposa con l’idea di grandiosità (spesso spropositata) che ogni narcisista ha di sé.

 

DA DOVE NASCE QUESTA TENDENZA A GONFIARE ALL’ECCESSO LA PROPRIA IMMAGINE?
La risposta si trova nuovamente prendendo in esame i primi anni di vita del bambino. Dopo il suddetto vissuto umiliante d’ impotenza (al quale non di rado segue una vera e propria esperienza di rifiuto/abbandono), il bambino viene sedotto dal genitore di sesso opposto (spesso trascurato dal partner) e portato a sentirsi speciale. Il cedimento alla seduzione è quasi immediato :la promessa di vicinanza e intimità con la madre è particolarmente allettante essendone stato privato fino a quel momento. Non dobbiamo inoltre dimenticare che il bambino, si viene a trovare in questa fase tra i 3 – 6 anni e quindi nel pieno del complesso edipico in cui le sue pulsioni verso la madre diventano fortemente sessualizzate e quindi, l’intimità proposta, assume anche implicazioni sessuali. Il bambino decide dunque di rinunciare alla sua libertà ,di aderire totalmente all’immagine parentale per diventare speciale e superiore come la madre o il padre. Ai suoi occhi il genitore è come un Dio. Lasciandosi forgiare a sua immagine e somiglianza anche lui acquisirà gli stessi attributi.
Tutto ciò implica delle rinunce: dovrà rifiutare il Sé che il genitore ha trovato discutibile ossia i suoi sentimenti corporei e la sua voglia di indipendenza . Ciò induce il bambino ad associare alle sensazioni provenienti dal corpo connotazioni negative ;egli impara ben presto a sopprimerle e negarle e, con la forza della mente, sostituisce il suo Sé reale con un’immagine astratta che lo fa sentire speciale e superiore. In realtà , però, le persone eccezionali non sono felici né han tutto il potere e controllo che credono di possedere. Esse IMMAGINANO una vita e si creano un destino eccezionale sulla base dell’IMMAGINE che hanno di sé.I bisogni reali di una persona, però ,per quanto possano essere rimossi ,nascosti repressi, non possono essere soddisfatti attraverso un’immagine. Per questo, pur non volendo / riuscendo ad ammetterlo a se stessi i narcisisti avvertono sempre in fondo al loro cuore un senso di inadeguatezza / insoddisfazione. L’errore che fanno per tentare di vincere questa sgradevole sensazione è lo stesso che fa il cane che tenta di mordersi la coda : continuano a investire sempre più energia per rafforzare la facciata che si sono costruiti sperando di vincere il loro senso di insicurezza. In realtà, ciò di cui avrebbere veramente bisogno ,sarebbe accettarsi così come sono con i propri sentimenti, la propria corporeità e i propri limiti.
In sintesi si può dire che l’adulto narcisista è stato un bambino manipolato al quale è stato chiesto di rinunciare ai propri bisogni infantili per dare al genitore di sesso opposto l’affetto e l’attenzione che non riceveva più dal partner. Da un lato si esige da lui molto più di ciò che è nelle sue facoltà offrire , dall’altro lato il bambino non può fare a meno di soddisfare il genitore perché perderlo equivarrebbe a un dolore troppo grande e minerebbe la sua stessa sopravvivenza. L’ unica soluzione nelle sue mani è quella di ILLUDERE SE STESSO E IL GENITORE di essere all’altezza di questo compito e modulare il più possibile il suo coinvolgimento emotivo per non farsi sopraffare.

 

COME RICONOSCERE UNA PERSONA NARCISISTA
Quali elementi ci inducono a classificare una persona come affetta da un disturbo narcisistico della personalità? In parte è già stato detto, ma forse è opportuno chiarire un po’ meglio le idee stilando un vero e proprio identikit del TIPO NARCISISTA che prenda in esame non solo le caratteristiche psicologiche (già accennate) ma anche quelle fisiche e energetiche cercando di vedere il legame che le unisce. Non dobbiamo dimenticare , infatti, che Lowen è un sostenitore della psicologia somantica e , in quanto tale , è fermamente convinto che ogni malattia psichica o disturbo della personalità abbia alla base precisi sintomi a livello corporeo.

 

CARATTERISTICHE FISICHE FONDAMENTALI
TESTA: sovraccaricata di tensioni e rigidamente controllata. Gran parte della sua energia, di fatto, viene indirizzata verso l’alto perché il bambino narcisista:
– vuole difendersi dalla tentazione dell’incesto spirituale
– non è in grado di tollerare più e più volte lo strazio della separazione
Benchè i genitori gli ripetano che lo amano la realtà dei fatti non conferma le loro parole.Il bambino si sente confuso perché non sa a quale dei due messaggi credere. Si rifugerà dunque nelle sue convinzioni ,in ciò che gli resta della sua fede (intesa come fiducia nell’attuazione di un progetto positivo) originaria (à TRATTO SCHIZOIDE)
FACCIA: l’espressione facciale rivela frequentemente durezza e lineamente prettamente maschili ma anche spesso, malgrado l’habitus atletico,lineamenti femminili, da fanciulla. La carnagione è liscia e i tratti regolari: sembra non portare i segni del tempo.
OCCHI: tendono a vedere senza guardare.Somigliano in parte agli occhi di uno schizoide / schizofrenico ma, mentre in queste persone lo sguardo è totalmente perso nel vuoto e assente, gli occhi del narcisista non perdono minimamente il contatto con la realtà. Quando ci guardano vedono proprio noi , ma lo fanno come se vedessero la nostra immagine allo specchio. Spesso sono molto seduttivi. Gli occhi di queste persone a volte presentano TRATTI DI ORALITA’ che attraggono gli altri verso di loro.
BOCCA: è riscontrabile una forte tensione a livello di labbra / mascella come se ci si volesse trattenere dal succhiare. Spesso l’espressione è fissa in un sorriso stereotipato e “finto” che non fa trasparire quali sono i reali sentimenti. Quando sono sottoposti a forti tensioni e ci si aspetta da loro una risposta emotiva, non è raro che scoppino in una risata diabolica…un modo come un altro per negare i loro veri sentimenti, per dichiarare che nulla può toccarli /ferirli e che comunque usciranno sempre vincitori.
SPALLE: sono diritte, squadrate e ampie. Le spalle dei narcisisti si sono attrezzate per sopportare il peso / fardello delle responsabilità che hanno dovuto sostenere fin dalla più tenera età.Bioenergeticamente, il blocco alla gola che presentano questi soggetti e che impedisce loro ( tra le altre cose ) di piangere, devia una parte dell’energia orizzontale proprio verso i muscoli delle spalle.
PETTO: si mantiene gonfio in posizione inspiratoria poiché il diaframma resta sempre cronicamente teso. Questo conferisce al soggetto un’ aria di superiorità , potere, arroganza. Questa incapacità di svuotare completamente i polmoni renderà la respirazione debole e insufficiente a nutrire tutto l’organismo.A risentirne sarà indubbiamente la zona pelvica e delle gambe , decisamente sproporzionata rispetto al busto e alle spalle, quasi rattrappita.
BACINO: L’energia si concentra nella parte alta del corpo a discapito di quella più bassa e pelvica.Obiettivo del narcisista del resto è il potere, non il piacere.Si parla per questo di castrazione psicologica.Si comporta e agisce come se fosse sessualmente molto potente , ma , in realtà , la sua potenza può essere commisurata solo al numero di conquiste fatte e di rapporti quotidiani avuti, non in termini di capacità orgastica (di provare piacere).Si può dire che la sua è una potenza erettiva , non sessuale.
GAMBE: sono le classiche gambe di un carattere orale ,”esili” e instabili, non sufficientemente forti per sostenere la parte superiore del corpo tant’è che il narcisista, non avendo la forza di reggersi sulle proprie gambe, ha la necessità di appoggiarsi agli altri manipolandoli.L’insicurezza presente in questa zona deriva in gran parte dal fatto che gli arti inferiori devono fare da piedistallo a un IO non collassato ma espanso.

 

TRATTI PRINCIPALI DELLA PERSONALITA’
– MANCANZA DI SENTIMENTI
– ATTEGGIAMENTO SFRUTTATORIO, CRUDELE E SENZA SCRUPOLI
– ARROGANZA DELL’IO (indipendentem.dalla presenza o meno di autostima)
– FREDDO, SPIETATO, AGGRESSIVO, INSENSIBILE, POCO EMPATICO
– RAZIONALE, CALCOLATORE, INTELLIGENTE, AMBIZIOSO
– EMOTIVAMENTE MORTO
– MANIE DI GRANDEZZA E ONNIPOTENZA:
– ASSENZA DI LIMITI
– EGOCENTRICI / ESIBIZIONISTI / SEDUTTIVI
– CERCANO DI VINCERE LA PAURA / TRISTEZZA CON IL POTERE / CONTROLLO
– INSODDISFAZIONE / INSICUREZZA REPRESSA
ELEMENTI ALLA BASE DEL TIPO CARATTERIALE NARCISISTA
Diritto negato >>>>>>>>>>>>>>>> Ad essere autonomo
Atteggiamento retroflessivo >>>>>>>>>>>>> Non ho bisogno di supporto per essere autonomo
Compromesso dell’Io >>>>>>>>>> >Sono potente,non ho bisogno degli altri
Comport.caratteristico >>>>>>>>>> Cerca di ottenere ciò che gli serve con la manipolaz.
Ideale dell’Io >>>>>>>>>>>>>>>>>Sono il migliore
Illusione di contrazione >>>>>>>>>> Posso ottenere qualsiasi risultato
Illusione di scioglim.>>>>>>>>>>>>>Sarò manipolato,umiliato,sopraffatto

 

Questa scheda, davvero essenziale, pecca indubbiamente di incompletezza. Del resto è impossibile elencare tutte le caratteristiche di un indivuduo narcisista per il semplice fatto che ogni soggetto è un caso a se stante e presenta peculiarità che non appartengono ad altri individui affetti dallo stesso disturbo.Ognuno ha alle spalle una storia di vita diversa, ha subito traumi differenti e si presenta al mondo secondo le reti in cui è cresciuto. A complicare ulteriormente le cose e a rendere ancora di più un narcisista diverso dall’altro si aggiunge il fatto che, Lowen, non considera il narcisismo come qualcosa di unitario; a suo parere esistono diversi gradi di disturbi e di perdita del sé il che ci porta a parlare ,nello specifico,di cinque diversi tipi di personalità che si contraddistinguono ( quantitativamente e qualitativamente) per caratteristiche e gravità.
Essi sono:
  • IL CARATTERE FALLICO NARCISISTA : è un carattere relativamente sano in cui la componente narcisistica è minima e acquisisce una sfumatura prettamente sessuale (da qui la denominazione FALLICO – narcisista). Le energie di questo soggetto vengono spese più che altro nella costruzione di un’ immagine seducente , potente e sicura in grado di attirare a sé il sesso opposto.
  • IL CARATTERE NARCISISTICO: Ha un’immagine di sé ancora più elevata. Si reputa il migliore, il più attraente il più potente indipendentemente dal grado di successo che effettivamente è stato in grado di raggiungere nella sua vita.
  • LA PERSONALITA’ BORDERLINE: come suggerisce lo stesso termine è una persona “al limite”.E’ chiusa tra due posizioni contraddittorie: o si sente grande/forte o si sente privo di valore. Il passaggio da uno stato all’altro può essere repentino poiché , a differenza del carattere narcisista, il suo Io è molto più debole e uno stress emotivo abbastanza forte può distruggere l’immagine di grandiosità che si è costruito.
  • LA PERSONALITA’ PSICOPATICA: è un narcisista a tutti gli effetti con un più marcato senso di disprezzo verso l’umanità e la tendenza a chiudersi in maniera a-sociale. Non ha alcun senso di solidarietà umana il che lo può portare , nel peggiore dei casi , a compiere anche azioni delittuose o sanguinarie. Per questa ragione viene a volte definito sociopatico.
  • LA PERSONALITA’ PARANOIDE: è il grado più elevato di narcisismo e rasenta il carattere megalomane. Il soggetto paranoide è ossessionato dal fatto che tutti lo guardino , parlino di lui , lo perseguitino ecc… E’ convinto di avere poteri straordinari e non ha ben chiaro il confine tra il mondo reale e quello immaginario creato dalla sua mente.

 

CONCLUSIONI
Sono dunque giunta al termine di questo mio elaborato in cui spero di essere riuscita a inquadrare sommariamente i tratti fondamentali del narcisismo. Prima di chiudere volevo fare una piccola riflessione sul perché tra i diversi temi proposti per l’esame ho deciso di approfondire proprio quello relativo al disturbo narcisistico. Come ho già detto nella prima parte di questa relazione il narcisismo è indubbiamente una delle malattie del secolo e , a mio parere ,non viene percepita come tale … anzi viene sottovalutata se non addirittura incentivata . Ciò che è ancora peggio è che riguarda in gran parte i giovani , le future generazioni , e quindi non sembra che con il passare degli anni il fenomeno tenderà a riassorbirsi… giovani che sempre meno peso e attenzione ricevano da questa società se non per essere indotti a comprare ,consumare a ricercare immediate e non faticose forme di successo (vedi Grande Fratello ,Saranno Famosi , ecc…) senza , a volte , avere alle spalle un adeguato bagaglio di valori , consapevolezza , … giovani spesso lasciati un po’ allo sbaraglio fin da piccoli dai genitori ( troppo occupati a far carriera) , e che quindi non riescono a far proprio “IL SENSO DEL LIMITE” indispensabile per dar loro un coerente e solido sistema di regole, per forgiare il loro SuperIo , per non creare in loro un immaginario di onnipotenza…
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO:
Alexander Lowen “IL NARCISISMO , l’identità rinnegata ” Feltrinelli
Alexander Lowen “IL LINGUAGGIO DEL CORPO” Feltrinelli (cap XIV sul carattere fallico- narcisista)
Luciano Marchino ” LA BIOENERGETICA , anima e corpo” Tascabili Xenia
Appunti del corso “corpo , mente e relazione” del professor L. Marchino
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