
Il Carattere Orale
L’allattamento e lo sviluppo del carattere orale
Durante l’allattamento, il neonato si apre e si protende verso il seno della madre, in un movimento che parte dal centro del corpo e si diffonde attraverso torace, braccia, gola, bocca e occhi. Questo comportamento non è solo fisico: rappresenta il modo in cui il bambino riceve amore, nutrimento e sostegno emotivo.
(Alexander Lowen, La depressione e il corpo, Astrolabio, Roma, 1980, cap. I° – pag. 176)
Cos’è il carattere orale
Il carattere orale nasce nei primi due anni di vita, quando bocca e occhi sono i principali strumenti di relazione con il mondo. In questa fase, il bambino comunica principalmente attraverso il pianto, il sorriso, le espressioni facciali e il movimento. Il contatto con la madre e la risposta ai bisogni fisici ed emotivi sono fondamentali per sviluppare autonomia e sicurezza.
Se le risposte materne sono insufficienti o incoerenti, il bambino può sviluppare tratti del carattere orale, segnati dalla difficoltà a fidarsi degli altri e dalla sensazione di dover fare da solo.
L’importanza dell’allattamento al seno
L’allattamento al seno non è solo nutrimento fisico: è un momento di scambio affettivo, di contatto corporeo e di stimolazione sensoriale. La suzione favorisce movimenti respiratori fondamentali, contribuendo al benessere metabolico e alla vitalità del neonato.
Al contrario, l’allattamento con il biberon può ridurre il contatto diretto, limitando l’esperienza di sicurezza e amore. Quando i bisogni orali non sono soddisfatti, il bambino comunica la sofferenza attraverso il pianto, che se ignorato può portare a una chiusura emotiva precoce.
Conseguenze della deprivazione emotiva
Il bambino che incontra una madre ambivalente, ostile o depressa può sviluppare tratti del carattere orale adulto. Questi individui spesso:
- Temono di chiedere aiuto
- Presentano difficoltà relazionali
- Mostrano ansia e bassa autostima
Sviluppano ipocondria o dipendenza affettiva
La mancanza di risposta ai bisogni primari crea una falsa autonomia e una costante paura di essere delusi. La respirazione può restare bloccata nel torace, il corpo può apparire accasciato e gli arti inferiori privi di sostegno stabile.
Il ruolo della madre e delle dinamiche familiari
La madre con problematiche orali può usare il figlio per soddisfare i propri bisogni, limitando la libertà del bambino e favorendo adattamento e accondiscendenza. Questa dinamica può portare a difficoltà emotive e relazionali anche in età adulta.
Le esperienze di deprivazione e ambivalenza vissute nella prima infanzia influenzano profondamente la capacità di fidarsi, di chiedere aiuto e di godere delle relazioni affettive.
Terapia e percorso di guarigione
La terapia bioenergetica aiuta la persona orale a elaborare le ferite infantili. Un terapeuta empatico offre sicurezza senza essere sopraffatto dalla richiesta continua. Il percorso terapeutico prevede:
- Contatto con la rabbia repressa
- Recupero della vitalità corporea
- Riconoscimento dei bisogni autentici
- Integrazione delle esperienze infantili traumatiche
- In questo modo, è possibile vivere relazioni più autentiche, sviluppare autonomia emotiva e riappropriarsi della gioia di vivere.