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DIAGNOSI OLISTICA: UN MODELLO UNITARIO di Claudio De Santi


Il presupposto di partenza di questa ricerca nasce da una sempre più pressante esigenza di sviluppare una metodologia diagnostica più sistematica nei confronti delle terapie che agiscono sul livello energetico delle persone. Fino ad oggi l’attenzione maggiore nel campo diagnostico è stata rivolta agli aspetti più tangibili e misurabili della persona, ed ha sviluppato una medicina chimica estremamente specialistica e settorializzata molto distante da come realmente funziona il vivente. Le ricerche più recenti nei campi della fisica, della biologia e delle terapie psicocorporee hanno sempre più evidenziato che la forma corporea sulla quale interferisce il farmaco chimico è in realtà una rete fittissima di informazioni che danno una forma unica ed irripetibile alla persona.

Ora, per quanti operano nei campi delle terapie energetiche, il punto è come cogliere la struttura che connette le informazioni caratteristiche ed uniche di quell’individuo e come riequilibrare le alterazioni dell’informazione che generano uno o più sintomi: in altre parole come fare diagnosi e terapia energetica olistica.

Il punto di partenza è che l’uomo ha la possibilità di vivere in modo fluido e libero la sua energia senza blocchi né condizionamenti. Diciamo che questo è il modello ideale. Quello che in realtà succede è che fin dalla nascita è costretto a subire ogni sorta di modificazione dell’informazione originaria, propria ed unica creando degli ingorghi del flusso energetico/informativo, che sono stati classificati in vari modi. Quello che mi è sembrato interessante è che le varie classificazioni si sovrappongono in modo impressionante dandoci la forte sensazione che le leggi che regolano tali forze siano universali e riproducibili con grande scientificità.

I modelli a cui mi sono riferito e che uso nella mia pratica quotidiana, sono quelli dell’Omeopatia, della Bioenergetica (Lowen), dell’Iridologia (Rizzi) e dell’Elettrofotografia Kirlian (Mandel). Il mio sforzo è quello di trovare tecniche diagnostiche che siano facilmente applicabili in qualsiasi ambulatorio e che non richiedano tempi troppo lunghi. L’anamnesi omeopatica e quella bioenergetica possono essere fatte assieme nella stessa sessione e rappresentano l’esame verbale ed obiettivo della persona. L’Iridologia richiede il tempo di una fotografia ed è un ottimo screening attuale e proiettivo per seguire malattie croniche. La foto Kirlian richiede anch’essa il tempo di un’esposizione fotografica ed è un esame del ‘qui ed ora’ dell’energia della persona.

Descriviamo ora in sintesi i principali modelli utilizzati dalle differenti scuole.

L’OMEOPATIA propone cinque diatesi (predisposizioni) come valutazione dei pattern di tendenza a reagire ed ammalare in un certo modo, o, in altre parole, come alterazione dell’informazione base di salute che sono, nell’ordine: la PSORA, il TUBERCOLINISMO, la LUE, la SICOSI, il CANCERINISMO. Dico nell’ordine perché rappresentano una modalità di approfondimento patologico dal centro alla periferia, dall’ordine al caos.

La PSORA è una biopatia che origina nella sfera della relazione del soggetto, come incapacità a sostenere il rapporto col mondo esterno. Vi è una insufficienza energetica che può essere da produzione o da utilizzazione dell’energia prodotta.

Le caratteristiche principali sono: le alternanze morbose e la periodicità; le complicazioni in seguito a soppressione farmacologica; l’intestino che non funziona bene, la termoregolazione alterata; il tropismo cutaneo della sintomatologia; l’astenia; il prurito; la facilità alle parassitosi; la puzza delle escrezioni e secrezioni; l’alternanza tra fame e vuoti di stomaco.

Il TUBERCOLINISMO è un’alterata modalità reattiva alla tossina tubercolinica con una impregnazione che prevalentemente coinvolge l’apparato respiratorio generando un comportamento distonico che usa la malattia come mezzo per accattivarsi l’attenzione degli altri ed usarli a suo piacimento. E’ una variante della psora, anche se a sé stante. Le caratteristiche principali sono: presenza del batterio (B.K.) o antecedenti tubercolotici; ipersensibilità nervosa; iperpiressia; congestione venosa periferica; variabilità dei sintomi; tropismo mucoso e sieroso; dimagramento; freddolosità; stitichezza; demineralizzazione.

La LUE si instaura in seguito all’azione di agenti morbosi che creano reazioni simili a quelle del treponema: alcune carenze igenico-dietetiche; infezioni che provocano forme acute o subacute a livello di ghiandole e ossa; l’alcolismo, l’intossicazione da mercurio ed altri metalli pesanti. E’ l’utilizzo autodistruttivo della propria energia. I sintomi capitali sono: antecedenti (lue, alcolismo, aborti ripetuti); antecedenti personali (convulsioni infantili, crescita ritardata); necessità di lavarsi le mani a ripetizione; ritardo mentale; peggioramento notturno; peggioramento al mare; necessità di tenere in mano sempre qualcosa; crescita difettosa; dolore insopportabile alla percussione dell’osso; asimmetria nelle morfologia.

La SICOSI è una reticolo-endoteliosi cronica con tropismo elettivo all’apparato genito-urinario e al naso. E’ caratterizzata da secrezioni mucopurulente e da proliferazione cutanea che rispetta però la struttura cellulare. E’ l’utilizzo in senso proliferativo dell’energia: ipertrofia del tessuto, ipertrofia dell’ego. I segni principali sono: brutte reazioni a farmaci, vaccinazioni e sieri; miglioramento col tempo secco e movimento lento; mentalità depressiva con idee ossessive; ritenzione idrica dolorosa; tendenza alle produzioni benigne; peggioramento con l’umidità; dolori spasmodici; pallore più o meno cronico senza anemia; sudori particolari; infezioni persistenti genito-urinarie e ORL.

Il CANCERINISMO, da non confondere col carcinoma, è una grave impregnazione polidiatesica (psora + tubercolinismo + lue + sicosi). In essa esiste una familiarità di forme tumorali maligne, turbe psichiche gravi, anarchia energetica. Il soggetto perde il proprio olismo, si divide in pezzi ed ogni livello esistenziale si comporta come se fosse separato dagli altri. In tutti i casi più gravi, c’è rassegnazione alla vita per lo più inconscia.

La BIOENERGETICA propone anch’essa cinque tipologie caratteriali derivanti dalla similitudine fisica degli individui con esperienze infantili simili, dall’analogo rapporto figlio/genitore e dall’età nella quale si sono fatte le prime esperienze traumatiche. Nell’ordine cronologico di comparsa sono: lo SCHIZOIDE, l’ORALE, lo PSICOPATICO, il MASOCHISTA, il RIGIDO.

La struttura SCHIZOIDE ha avuto una interruzione nei flusso dell’energia vitale in fase prenatale o alla nascita. La causa del trauma è una madre ostile o un trauma natale. .La debolezza o difetto principale è la paura che è anche il disturbo dominante. La sessualità è volta a fornire un senso di collegamento alla forza vitale. Rivendica il diritto di esistere e la difesa energetica naturale è quella di ritirarsi dal mondo quando si trova di fronte ad una situazione che avverte come minacciosa. Per compensare questo, cerca di “tenersi insieme” a livello della personalità. Nutre l’intento negativo di dividersi creando il paradosso “esistere significa morire”. Questa persona ha bisogno di rafforzare i confini secondo i quali definisce sé stesso ed aumentare la propria forza nel mondo fisico.

La struttura ORALE ha avuto una interruzione dell’energia vitale durante l’alimentazione nella prima infanzia. La causa è l’abbandono della madre per morte, malattia o perché si ritrae da lui. La debolezza principale è l’avidità. Soffre della privazione, si sente vuoto dentro e non vuole assumersi responsabilità. Il corpo è poco sviluppato con stanchezza improvvisa. La sessualità è rivolta alla vicinanza, al contatto, al calore. Rivendica il diritto di essere alimentato ed esaudito e la difesa energetica naturale è quella di aggrapparsi agli altri perché ha paura di essere abbandonato. Per compensare questo cerca sostegno all’esterno, aggrappandosi. Il suo intento negativo sarà: “farò si che tu mi dia ciò di cui ho bisogno” o “nego di avere bisogno”. In questo modo si sviluppa il dilemma: “se sono io a chiederlo, non è amore; se non lo chiedo non lo otterrò”. Questa persona ha bisogno di sviluppare bisogni propri e reggersi sulle proprie gambe.

La struttura PSICOPATICA ha avuto una interruzione dell’energia vitale nella prima infanzia. La causa è l’atteggiamento velatamente seduttivo del genitore di sesso opposto che, volendo qualche cosa dal bambino, ha creato una difficoltà ad ottenere il sostegno del genitore dello stesso sesso. Il bambino, schieratosi dalla parte del genitore del sesso opposto, non ottiene ciò di cui ha bisogno, si sente tradito e compensa manipolando il genitore. La debolezza principale è l’insincerità. Il disturbo dominante è un senso di fallimento: vuole vincere. Spesso la sessualità è di tipo ostile, accompagnata da molte fantasie anche omosessuali. E’ dilaniato tra la sua dipendenza dagli altri ed il bisogno di controllarli. Teme di essere lui stesso controllato e usato e di essere messo nella posizione della vittima, cosa che per lui è assolutamente umiliante (atteggiamento paranoide). Cerca di non esprimere i suoi bisogni facendo in modo che gli altri abbiano bisogno di lui. L’intento negativo è “sia fatta la mia volontà” creando così il dilemma “devo avere ragione altrimenti muoio”. Questa persona deve imparare ad avere fiducia.

La struttura MASOCHISTA ha avuto una interruzione dell’energia vitale nella fase dell’autonomia. La causa è una madre oppressiva e votata al sacrificio che giungeva a controllare le funzioni del bambino connesse con alimentazione ed evacuazione. La debolezza principale è l’odio. Il disturbo dominante è la tensione. Può essere impotente e provare una forte attrazione per la pornografia. La donna è talvolta anorgasmica sentendo la propria sessualità come poco pulita. Tutti i tentativi di resistere alla fortissima pressione esterna sono stati repressi e la reazione dinamica a tutto questo è stata di trattenere dentro di sé i sentimenti e la creatività. In termini negativi questa persona soffre, piagnucola e si lamenta: sembra sottomessa esteriormente, ma in realtà non si sottomette mai. Il suo intento negativo inconscio è di rimanere bloccato e di “amare la negatività”. Questo conduce al dilemma: “se mi arrabbio sarò umiliato; se non mi arrabbio sarò umiliato ugualmente”. Questa persona ha bisogno di affermarsi, di essere libero, di aprirsi a connessioni spirituali.

La struttura RIGIDA ha avuto una interruzione dell’energia vitale durante lo sviluppo. La causa è il rifiuto sessuale del genitore di sesso opposto, vissuto come tradimento d’amore perché per il bambino, il piacere erotico, la sessualità e l’amore sono la stessa cosa. La debolezza principale è l’orgoglio che viene ferito dal rifiuto sessuale. Il disturbo dominante che lamenta è l’assenza di sentimenti. In termini psicodinamici, il tipo rigido reprime sentimenti ed azioni per non apparire sciocco. La sessualità è spesso associata al disprezzo. Vorrebbe abbandonarsi ai sentimenti, ma ritiene che questo gli farebbe soltanto del male, così il suo intento negativo è “non mi arrendo”. Privilegia il sesso rispetto all’amore, ma ciò non lo soddisfa. Si trova impigliato nel dilemma: “entrambe le scelte sono sbagliate”. Il tipo rigido non cerca di soddisfare direttamente i propri bisogni,. ma usa la manipolazione per ottenere ciò che vuole. Questa persona ha bisogno di connettere il cuore coi genitali.

L’IRIDOLOGIA è una indagine diagnostica che si avvale delle informazioni inscritte nella trama dell’iride. Non è stato mai fatto un lavoro di ricerca che valuti le caratteristiche caratteriali attraverso l’iride, mentre vi è già molto materiale per la determinazione del Simillimum omeopatico attraverso l’iride. Secondo me, nell’ipotesi di lavoro che sto seguendo, esistono delle caratteristiche generali dell’iride che rispecchiano in modo realistico le caratteristiche strutturali fisiche del carattere bioenergetico. Naturalmente, come in tutti i modelli, è difficile trovare una trama pura, come è difficile trovare un carattere puro. Esaminare questo aspetto dell’iride permette di conoscere il carattere dominante e chiarisce come iniziare il trattamento terapeutico.

Quelle che descriverò sono le caratteristiche più grossolane e man mano che la ricerca continua, altre informazioni emergono. Sono benvenute tutte le notizie o ricerche in tal senso.

L’iride del tipo ORALE ha come caratteristica dominante la presenza di larghe lacune chiuse che partono dal margine della corona. La zona corrispondente nella mappa è quella delle ghiandole endocrine che sono in stretta correlazione col sistema neurovegetativo rappresentato dal margine della corona (tizzi). Chiamerò quest’iride LACUNOSA.

L’iride del tipo PSICOPATICO è caratterizzata da una serie di inspessimenti della trama irica che contornano delle lacune aperte. L’impressione generale è di un disegno tentacolare dato dall’esplosione delle lacune. La chiamerò per questo iride TENTACOLARE.

Nell’iride del tipo MASOCHISTA si notano: nelle iridi scure una serie di buchi lungo il margine esterno (orlo irideo interno) come se mancasse il tessuto irideo; uno sfrangiamento della trama periferica nelle iridi chiare. Chiamerà quest’iride BUCHERELLATA.

L’iride del tipo RIGIDO presenta una regolarità quasi ossessiva della trama con lacune scarse o nulle. La chiamerò COMPATTA.

Infine l’iride del tipo SCHIZOIDE presenta un po’ tutte le caratteristiche suddette con un disegno anarchico delle fibre, lacune aperte e chiuse ed una sensazione di scarsa armonia del tutto. Chiamerò quest’iride CAOTICA.

L’ELETTROFOTOGRAFIA KIRLIAN secondo P. Mandel si basa sul principio che se la bioenergia negli individui rappresenta informazione, allora la corrente energetica normale, in armonia, dovrebbe essere un segno di normale funzione cellulare. Poiché l’energia può mai scorrere in una direzione, ma obbedisce alle leggi della polarità, si assume che si realizza un ritmo di accoppiamento tra energia e cellule e viceversa. Se per qualsiasi ragione l’energia cambia e perde l’equilibrio ritmico pulsante, anche la funzione delle cellule deve cambiare. La polarità è sempre presente in qualche forma, e quindi le alterazioni cellulari influenzano le informazioni ottenute dalla bioenergia.

Questa struttura informazionale polare di tutti gli organismi viventi è all’origine di tutte le informazioni ottenute attraverso l’interpretazione delle foto ad alta frequenza. Questo metodo è stato chiamato da Mandel “Analisi delle. emissioni di energia (EEA)” ed è stato verificato dall’osservazione di oltre 800.000 casi. La parola `energia’ è usata perché questo metodo è basato sul fenomeno dell’energia informativa e perché i punti iniziali e terminali dei meridiani dell’agopuntura classica e dei meridiani dell’elettroagopuntura descritti da Voll che si trovano all’estremità delle dita delle mani e dei piedi emettono energia e sono in questo modo analizzati. La malattia clinica mente manifesta è rappresentata topograficamente nei settori organici delle foto EEA e la struttura di fenomeno offre una esatta informazione rispetto allo stadio di sviluppo della malattia: ciò è di estrema importanza profilattica. Una analisi qualitativa dell’emissione dà una generale interpretazione dell’intera fotografia. Mandel ha differenziato tre qualità d’emissione: la qualità ENDOCRINA, la TOSSICA e la DEGENERATIVA che danno l’idea preliminare sul tipo di disinformazione energetica che possiede l’organismo:

La qualità ENDOCRINA compare quando c’è una debolezza di uno o più organi appartenenti all’asse endocrino e questo deficit parziale colpisce l’intero sistema di coordinamento dell’organismo. L’emissione endocrina è correlata con tutte le malattie classificate come vegetative o funzionali. Tutti gli stati di malattia originano dal sistema endocrino. Questi sono proiettati sull’asse causale endocrino (ipofisi/ gonadi) senza particolare connessione coi sintomi del paziente.

La qualità TOSSICA deriva da specifici fenomeni anomali di emissione, come forti punti di perturbazione della corrente energetica. Rappresentano aggressione, intossicazione o infezione di un particolare settore organico. Illustrano anche la capacità reattiva del corpo a rigenerare.

La qualità DEGENERATIVA, da non confondere col danno cellulare degenerativo, è caratterizzata da un incremento massivo e concentrato di energia nell’intera foto. E’ un segno che può comparire anche nelle malattie degenerative. In generale suggerisce malattie di natura degenerativa come arteriosclerosi malattie reumatiche, gotta, degenerazione degli organi. Rappresenta la rigidità del sistema energetico informativo.

Le strutture di emissione sono dipendenti dallo stato momentaneo dell’individuo e cambiano col tempo. Questa classificazione dà la possibilità di riflettere sullo stato e sul gruppo di malattie al quale il paziente appartiene.

Proposta di un modello olistico/unitario

Nella descrizione dei modelli, appaiono già chiare le linee di confronto. L’aspetto affascinante è che da dovunque si parta nella valutazione energetico-informativa del vivente, è possibile raccogliere le informazione di tutto l’organismo, confermando sia l’antico adagio ‘nel tutto c’è la parte e nella parte c’è il tutto’, sia le più recenti scoperte nel campo dell’ologramma.

Vediamo allora che diatesi psorica, carattere orale, iride lacunosa, EEA endocrina sono solo diversi aspetti di uno stesso individuo. Lo stesso per la diatesi tubercolinica, il carattere psicopatico, l’iride tentacolare, l’EEA endocrina; per la diatesi luetica, il carattere masochista, l’iride bucherellata, l’EEA tossica; per la diatesi sicotica, il carattere rigido, l’iride compatta, l’eea degenerativa; per la diatesi cancerinica, il carattere schizoide, l’iride caotica, l’EEA degenerativa .

In questo modo è come poter vedere tridimensionalmente il paziente nella sua globalità avendo a disposizione strumenti diagnostici che inquadrino sempre meglio il modo con cui l’informazione viene trasmessa e mette in forma la persona che abbiamo davanti. La BIOENERGETICA permette di valutare come muscoli e tessuto connettivo hanno originato una particolare struttura caratteristica fissando i traumi dell’infanzia in una particolare postura. Il linguaggio del corpo diventa una indispensabile espansione della semeiotica classica nella valutazione olistica del paziente. La DIATESI OMEOPATICA indica le linee di tendenza verso cui, in una data struttura caratteriale, si può sviluppare la sintomatologia clinica. I sintomi generali del paziente, un importante elemento di valutazione per la somministrazione del rimedio omeopatico, sono correlabili con una particolare struttura per cui, in base a considerazioni di tipo genetico ed embriologico, è possibile determinare che una certa sintomatologia è più probabile accada in una certa struttura caratteriale. Questa correlazione dà fondamentali apporti per la determinazione più precisa del Simillimum soprattutto perché introduce la psicologia del profondo nella valutazione omeopatica. Questa, pur essendo presente nei prooving che già Hahnemann faceva, non poteva essere considerata appieno perché Freud non era ancora nato. L’Omeopatia è una terapia multidimensionale che si presta ad essere utilizzata a seconda delle conoscenze del medico che la sommi Potenzialmente ha una possibilità di interazione con1’informazione d base dell’organismo vivente, veramente olistica. Per far si che questa potenzialità venga totalmente espressa, è necessaria una diagnosi altrettanto olistica. E’ a questo punto che IRIDOLOGIA ed EEA possono venire validamente in aiuto. Entrambi i metodi forniscono la possibilità di un archivio e di confrontare successivamente i dati valutare l’andamento terapeutico. I due metodi si differenziano, e questo sono complementari, rispetto ai tempi di valutazione dell’informazione energetica: più strutturata e più lenta nell’iride, più dell’immediato e veloce nell’EEA. L’iride è più connessa con le modificazioni strutturali dell’organismo vivente, quindi più con la bioenergetica, mentre si può immediatamente osservare l’effetto della somministrazione di un rimedio omeopatico o di un qualsiasi intervento energetico mediante EEA. In questa direzione che la mia ricerca in questo momento è rivolta a cogliere sempre più informazioni sulle correlazioni tra iridologia e bioenergetica. L’energia che mette in forma l’iride è la stessa che informa e dà forma alla struttura fisica le connessioni non mancano. Per esempio, l’iride LACUNOSA presenta caratteristiche che interessano il sistema endocrino. L’energia che dà forma a quella trama, si trova in carenza proprio nella zona immediatamente adiacente alla corona, che è la zona di proiezione delle ghiandole endocrine. La stessa energia, bloccata in parte durante il periodo dell’allattamento, informa il livello emozionale della carenza affettiva che viene registrata da muscoli e tessuto connettivo originando la postura della tipologia ORALE. Possiamo fare un accostamento analogico con le ghiandole endocrine: queste sono le responsabili del buon funzionamento metabolico dell’organismo, sono centri di smistamento energetico e fisiologico. La privazione che ha subito l’ORALE lo rende incapace di assumersi responsabilità, ed è quello che accade alle ghiandole: non avendo ricevuto una informazione corretta, esprimono il loro disagio attraverso una sintomatologia, registrata dalla diatesi PSORICA, che per la maggior parte è legata ad alterazioni di tipo endocrino e neurovegetativo. La correlazione con l’EEA ENDOCRINA è ancora più evidente, perché è l’unica emissione ad avere delle carenze che vengono interpretate come alterazioni endocrine e neurovegetative funzionali. E siamo di nuovo all’iride dove la carenza lacunare è in stretta connessione con la corona che rappresenta il neurovegetativo.

Questo esempio e le considerazioni precedenti pongono l’accento su un nuovo modo di osservare il paziente, un modo più dinamico, meno legato a preconcetti conoscitivi, più calato nel qui ed ora del paziente. E’ particolarmente importante, a questo punto, che anche la formazione del terapista sia più esperienziale oltre che teorica e che si ponga in modo interattivo nella valutazione del paziente. Non è pensabile cogliere l’energia del paziente se prima non si è percepito la propria. Qualsiasi forma terapeutica sorgerà questo punto dal profondo dell’esperienza del terapista, e non dal bagaglio conoscitivo. Lo scopo della terapia cambia completamente: non più un intervento strappasintomo, bensì un lavoro olistico di crescita della consapevolezza del paziente e del terapista; non più un visione settoriale del vivente, ma una visione globale ed individualizzata, non più la dipendenza nella gestione della salute, ma la libera scelta di decidere consapevolmente la propria guarigione. Lo scopo della terapia è quello di portare paziente alla meditazione, al momento cioè in cui cessano tutte le dipendenze ed incomincia il vero cammino: quello della scoperta di sé e di tutto il potenziale nascosto dell’Uomo.

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