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Psicoterapia transpersonale


Verso nuove tecnologie del sacro
La psicologia transpersonale, si diceva, è un vasto movimento culturale che, in quanto tale, travalica gli ambiti e i limiti della psicologia per contribuire alla nascita di una nuova Scienza della Coscienza.
La sua giurisdizione si estende al campo dell’arte, della filosofia, dell’antropologia, della religione, dell’educazione, della parapsicologia, della sociologia.
Uno speciale contributo, come del resto è lecito attendersi, il movimento transpersonale lo ha fornito e lo sta fornendo nel campo della psicoterapia. Sono venute infatti sorgendo negli ultimi decenni una serie di metodologie psicoterapeutiche cosidette esperienziali, come diretta emanazione applicativa delle tesi e delle scoperte del movimento transpersonale.
Per queste metodologie, Grof ha suggerito il termine di Tecnologie del sacro per sottolineare il loro orientamento, finalizzato alla realizzazione del Sè, vale a dire al pieno compimento della natura spirituale dell’essere umano.
Tra queste possiamo citarne alcune che si rifanno direttamente alle antiche tradizioni mistiche e che sono state elaborate da insigni ricercatori universalmente riconosciuti. Ci riferiamo alla Psicologia dello Yoga elaborata dal filosofo indiano Haridas Chaudhuri ed esposta in più di quindici opere (1) o alla Essential Psychotherapy proposta dalla psicologa californiana Kathleen Riordan e basata sul lavoro di Gurdjieff (2) oppure alla Psicologia della Coscienza elaborata in più di una ventina di pubblicazioni dallo psicologo americano Robert Ornstein e basata sulla tradizione Sufi (3). Anche la Tradizione Mistica Cristiana è stata ispiratrice di una metodologia psicoterapeutica proposta nelle opere del sacerdote e mistico cattolico William McNamara, (4) (5). L’Induismo Vedanta ha ispirato le opere di Ken Wilber (5), l’Einstein della Psicoterapia Transpersonale e della ricerca sulla coscienza. Il Buddismo, dal canto suo, forse la più psicologica delle tradizioni spirituali, è stato proposto in chiave psicoterapeutica da diversi autori: si pensi alla psicologa texana Claire Myers Owens (6) e alla sua elaborazione psicoterapeutica del Buddismo Zen o allo psicologo californiano Daniel Goleman (7) e sue opere quali ‘Psychology of Self-Deception’ e ‘The Meditative Mind’.
La ricerca psicologica laica occidentale, da parte sua, ha elaborato all’interno del movimento transpersonale una serie di tecnologie autonome. Si pensi in primo luogo alle capostipiti, vale a dire alla Psicosintesi di Roberto Assagiol (8) e alla Psicologia del Profondo di Carl Gustav Jung (9), che hanno anticipato di alcuni decenni le tesi poi sviluppate ed ampliate dalla ricerca psicologica transpersonale.
Tra le più recenti possiamo citare le tecnologie elaborate da alcuni dei padri fondatori del movimento transpersonale, come il Cosmodramma di Pierre Weil (10), la Terapia Olotropica di Stan Grof (11), il metodo di Claudio Naranjo basato sull’Enneagramma e la Corenergetica di John Pierrakos (12), a cavallo tra psicoterapia transpersonale e psicocorporea. E’ in questo contesto che si colloca la Biotransenergetica (13).

BIBLIOGRAFIA
(1) Citiamo tra le altre: Essere, evoluzione e immortalità (1974) L’evoluzione della coscienza integrale (1977) e L’essenza della filosofia spirituale (1992).
(2) Si veda: The Essential Psychotherapies (1981) The Gurdjeff Work (1989) e Generativity (1990)
(3) Si veda: Ornstein R. – La psicologia della coscienza, ed. Franco Angeli, Milano 1978
(4) Si veda: The Human Adventure (1974) Mystical Passion (1977) Christian Mysticism (1981).
(5) Tra le sue opere principali tradotte in italiano: Oltre i confini, ed. la Cittadella, 1985; Lo spettro della coscienza, ed. Crisalide, 1993.
(6) Si veda: Zen and the Lady: Memoirs-Personal and Transpersonal in a world in Transition. ed. Baraka Books, New York 1979
(7) Si veda: The Varieties of Meditative Experiences, Dutton, New York 1977; The Meditative Mind, ed. J.P.Tarcher, Los Angeles1988
(8) Si veda: Principi e metodi della psicosintesi terapeutica, ed. Astrolabio, 1973
(9) Si veda: Jung, Opere, ed. Boringhieri, Torino.
(10) Si veda: L’uomo senza frontiere, ed. Crisalide 1996
(11) Si veda: Oltre il cervello, ed. Cittadella 1988; La mente olotropica, ed Red. 1996
(12) Si veda: Corenergetica, ed. Crisalide 1996
(13) Si veda: Biotransenergetica, ed Xenia 1997; Il Modo Ulteriore, ed. Meb 1995; Lavorare coi chakras, ed. Meb 1996
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MOVIMENTO TRANSPERSONALE
Una nuova tesi scientifica: Oltre i confini
Esplorando le dimensioni dell’esperienza interiore, la Psicologia Transpersonale (come ci ricorda uno degli antesignani del movimento transpersonale in Brasile, Pierre Weil, nel suo libro “L’uomo senza frontiere”) ha individuato una serie di confini che limitano l’uomo nella sua visione del mondo.
Essi sono: la coscienza, la memoria, l’evoluzione e la morte.
La conoscenza e la trascendenza di tali confini è prerogrativa del movimento transpersonale che opera con metodi scientifici per lo sviluppo della seguente tesi:
La coscienza è un flusso incessante ed illimitato. I limiti esistono solo nella mente dell’uomo.
La memoria va oltre la filogenesi e può risalire lungo la giornata evolutiva del vivente fino alla fonte stessa dell’energia vitale.
L’evoluzione umana non si ferma all’intelletto o alla fase della maturità sessuale ma procede verso qualitˆ più elevate quali: saggezza, amore, umiltà, compassione, consapevolezza, ecc
La morte è solo un passaggio, un occasione per attingere nuove dimensioni dell’essere.

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