
La coppia e la famiglia di Willy Pasini
Freud affermava che in un letto matrimoniale si ritrovano almeno 4 personaggi: lui, lei, la madre di lui e il padre di lei. Questa metafora voleva semplificare il concetto dell’influenza che può avere sulla coppia neoformata il mancato superamento del complesso edipico o, comunque, la difficoltà del distacco pratico ed emotivo dalla famiglia di origine dei coniugi.
Alcune donne, che si identificano totalmente con il ruolo di madri, stabiliscono con il figlio maschio una modalità di protezione apprensiva che rende il figlio insicuro in età adulta: queste madri hanno una inconscia esigenza di essere considerate sempre le migliori e possono arrivare a soffrire di gelosia nei confronti della donna che il figlio ha scelto come donna della sua vita ed interferire pesantemente nella vita di coppia appena nata.
Quando le interferenze si limitano ad aspetti concreti della vita quotidiana sono sufficienti alcuni accorgimenti per uscirne fuori.
Non è mai utile che la partner imponga degli aut aut perché lui entrerebbe subito in crisi e in questa insicurezza si insinuerebbe subito la madre con tutto il suo ascendente.
In fondo l’uomo ha dimostrato di voler autonomizzarsi dalla famiglia di origine facendo un passo importante come il matrimonio forse in un momento ancora prematuro ma che va comunque rinforzato mettendo tutte le energie nella nuova coppia: è bene dunque separarsi fisicamente dalle rispettive famiglie di origine e stimolare il proprio partner a prendere le decisioni importanti all’interno del nucleo familiare neo-costituito, in modo tale che ogni interferenza successiva possa non diventare ingerenza. E’ oltremodo importante non creare legami basati sul bisogno con la madre di lui, altrimenti avrebbe subito lo strumento per reinserirsi nella vita di coppia.
Il problema nasce quando la dipendenza madre-figlio è di tipo emotivo-affettivo.
Olga ha 27 anni ed è fidanzata da 5 anni con Giovanni che ne ha 33 e vive da solo, quando viene in consultazione e inizia a piangere quasi subito perché ha “dovuto” interrompere la sua gravidanza un mese prima. Alla notizia dell’arrivo del bambino lei e Giovanni erano entusiasti: cominciavano a pensare a un futuro matrimonio e alla spesa di una casa in comune, visto che abitavano entrambi da soli.
Il sogno si infrange nel momento in cui Giovanni fa ritorno alla sua città di origine per dare comunicazione ai suoi familiari. Dopo questo incontro ha cominciato a manifestare una forte indecisione e un atteggiamento di prudenza, scoppiando a piangere in ogni momento. Olga ha affrontato con coraggio l’argomento e si è sentita dire che, in realtà, la mamma di Giovanni era rimasta molto delusa dal suo unico figlio maschio, considerato da sempre come una persona affidabile.
Giovanni era entrato in conflitto tra l’approvazione della mamma e il sentimento per Olga. Lei ha preso la decisione perché non avrebbe sopportato l’idea di non trovare appoggio rispetto a questa esperienza. In realtà Olga non ha avuto abbastanza fiducia in se stessa e in questa coppia neoformata avallando, in un certo senso, la delusione provata dalla madre di lui.
In questo caso la madre interna e giudicante di Giovanni ha avuto la meglio in quanto lui non avrebbe mai sopportato di essere considerato così deludente.
tratto da http://www.willypasini.it