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La Tecnica Points & Positions di Will Davis


Questa tecnica assume la forma di un massaggio, un tocco diretto e delicato del corpo del paziente steso su un materassino. Il tocco avviene attraverso la pressione su punti specifici e con l’uso di specifici posizionamenti del corpo. Le Posizioni provengono dalla tecnica di manipolazione fisica sviluppata dal dottor Lawrence Jones, un osteopata americano. L’idea che sta alla base delle Posizioni è che la tensione muscolare non sia solo un disturbo strutturale di tipo meccanico ma una disfunzione di tipo neuromuscolare.

P&P accoglie le teorie di Jones e le sviluppate ulteriormente fino ad arrivare all’idea di disfunzione/equilibrio di tipo energetico. Prima di Jones, l’idea comune per rilasciare la contrazione muscolare era di forzare fisicamente il muscolo a rilassarsi applicando una pressione diretta sull’area contratta e forzandola a “rilassarsi”. Con la tecnica di Jones, il muscolo contratto viene isolato e compresso senza dolore, così da accorciare il muscolo contratto stesso: in un certo senso, aumentandone la contrazione. Questo crea una risposta neuromuscolare che rilascia la contrazione muscolare in modo spontaneo.

Da un punto di vista bioenergetico, poiché il muscolo è ora artificialmente tenuto nel suo stato contratto,“al sicuro”, dal terapeuta, la persona può permettere che più energia fluisca attraverso il muscolo. Nello stesso tempo, l’energia che è stata sottratta e utilizzata nel processo iniziale di blocco, è ora libera di ricongiungersi al flusso di energia principale ed è di nuovo disponibile per l’organismo. La seconda parte della tecnica di manipolazione fisica, i Punti, è stata invece sviluppata in modo indipendente. Vi sono alcuni elementi in comune , con i punti dell’agopuntura e dello shiatsu, ma si tratta di una coincidenza.

Dal punto di vista anatomico, i punti si trovano spesso all’inizio e all’inserzione dei muscoli e occasionalmente nel tessuto connettivo formato nel muscolo stesso. L’enfasi non è nelle contrazioni muscolari, ma nella strutturazione del tessuto connettivo. Le contrazione volontarie e involontarie a breve termine sono muscolari, mentre le contrazioni a lungo termine e i trattenimenti che vediamo e con cui lavoriamo nel processo di strutturazione del caratteriale – non sono contrazioni muscolari in sé, ma una accresciuta strutturazione di fasce connettive.

Un muscolo cronicamente stressato si rinforzerà sviluppando strati ulteriori di fasce di tessuto connettivo al suo interno e li riassorbirà una volta che lo stress è finito. Di fatto, il lavoro di liberazione delle ”contrazioni muscolari”, come vengono generalmente chiamate, è in realtà un lavoro sulle fasce ed è più efficace quando si lavora direttamente sulle fasce. I muscoli reagiranno di conseguenza.

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