Il campo energetico nell’essere umano e nella natura di John Pierrakos
Introduzione storica
L’uomo è un eterno pendolo in movimento ed in vibrazione che, durante le varie epoche, ha tentato di scoprire e di comprendere il proprio ruolo nell’Universo. Dapprima cercò di rendersi conto di sè, prendendo conoscenza dei suoi movimenti pulsatori interni e divenne così consapevole del mondo dentro di sè. Poi tentò di captare e di comprendere l’ambiente circostante attraverso le proprie percezioni; questi movimenti pulsatori, le sensazioni e le percezioni gli dettero la prova e la consapevolezza della sua persona.
Ma che cosa sono quei movimenti pulsatori interni?
Sono la componente dei processi vitali, riguardanti tutte le energie esistenti nel metabolismo vivente del suo corpo. Questo assieme di energie, all’interno del corpo, fluisce anche al suo esterno analogamente ad un’onda di colore che si espande, fuoriuscendo da un oggetto metallico incandescente. Si crea così un campo energetico, composto dalle linee di forza presenti alla periferia dell’organismo umano. Il corpo dell’uomo vive dentro questo campo energetico che si estende per diversi metri; resta chiaramente aderente al corpo stesso ma, a volte, lo si può vedere espandersi per diverse decine di metri.
Divenni consapevole di questi fenomeni, e cominciai a studiarli, circa 20 anni fa, quando fui introdotto all’orgonomia ed allo studio degli accumulatori orgonici. Da allora abbinai l’osservazione di questi fenomeni con la mia pratica, in campo fisico, che utilizzavo sia nelle diagnosi sia nel registrare la corrente energetica e la rimozione dei blocchi muscolari; inoltre usavo questo procedimento di natura fisica anche per altri usi terapeutici. Si prova una sensazione particolarmente eccitante quando si tenta di comprendere i processi vitali osservando il campo energetico dell’uomo, sia quando è malato che quando sta bene, lo stesso fenomeno si verifica negli animali, nelle piante e nei cristalli.
Questi fenomeni possono essere percepiti dalla maggior parte delle persone sia che le loro osservazioni vengano effettuate soggettivamente, sia con metodi oggettivi, come spiegheremo in seguito.
I fenomeni riguardanti il campo energetico dell’uomo si possono trovare puntualmente registrati lungo le migliaia di anni che costituiscono la storia dell’umanità. Essi furono osservati per la prima volta all’incirca verso il 3.000 a.C. dai cinesi e spiegati col principio dello Yin e dello Yang. L’Universo, nel suo duplice aspetto, fu percepito come un macrocosmo, mentre l’uomo fu ritenuto un microcosmo. La cronologia e la medicina cinese erano basate sulla comprensione dei principi bioenergetici e sulle loro attività. L’accostamento della medicina cinese risultò sia animistico che vitalistico, ma sbagliò ad incorporare nella concezione materialistica della vita quei principi, che divennero limitati e statici. Conseguentemente, a partire dal 2.000 a. C., non si verificò più alcun sviluppo di questi concetti.
Vi è uno stretto rapporto ed una consistente analogia di carattere generale tra la cosmologia dello yin e dello yang e la filosofia degli egiziani, come è indicato dalla dualità di Osiride ed Iside, dalla concezione numerica del dualismo di Pitagora e di Platone e del Chrimuz Ahriman di Zoroastro.
In uno studio sull’emigrazione dei simboli, fatto d’Avela, si riscontrò, che, a partire dal 1.300 a.C. sino al 1.100 dopo Cristo circa, vi è stato un simbolo universale che esprime l’energia solare ed il movimento. Esso si originò con gli ariani ed i greci; questo simbolo è il Gamadion ed è stato usato con delle variazioni in diverse civiltà.
Quasi certamente la sua origine costituì un simbolo riguardante la percezione del sole e dei suoi raggi. In quest’epoca si manifesta, di fatto, con la forma della svastica che rappresenta i movimenti del campo energetico, come è stato comprovato dalle mie osservazioni personali su tale processo. Nell’antica civiltà greca vi sono molti riferimenti che indicano come quei processi energetici; nella natura e nell’uomo, fossero conosciuti e venissero compresi.
Ippocrate, per esempio, nei suoi scritti, rivela una profonda fede nelle influenze cosmiche e nei cicli del clima e sulle malattie. Egli, inoltre, raccomandava di proposito che i medici non ignorassero le forze naturali all’interno dell’uomo, “è la natura che guarisce, non il medico”, e che conoscessero anche l’astronomia e la fisica.
Con la teocrazia bizantina, la medicina e l’indagine naturale furono ampiamente represse sicchè i periodi tra il terzo e, approssimativamente, il 10° secolo in Occidente, furono le Epoche Scure.
Verso il 16° secolo, nell’opera di Paracelso si trova lo studio e l’applicazione dei processi energetici naturali. Paracelso trattò l’armonia dei 4 elementi e l’esistenza di una forza naturale nell’organismo chiamata “l’archeo”, quel fenomeno antico “che guarisce le malattie”.
Nell’era moderna il primo tentativo che si conosca, per comprendere i sistemi viventi nel loro ambito naturale, fu effettuato da Newton.
Nel suo secondo scritto sulla luce e sui colori, egli riferisce di una luce elettromagnetica, “indefinibile”, oscillante, un qualcosa di elettrico e di elastico che era eccitabile e che rivelava fenomeni quali la repulsione e l’attrazione, la sensazione e il moto. I concetti di Newton anticiparono, per molti aspetti il campo elettromagnetico di Faraday e di Maxwell. Nel 1704 Mead effettuò un proprio tentativo, cercando di porre i sistemi viventi sotto le leggi dei principi newtoniani.
La sua teoria sulle maree atmosferiche (che sono causate dagli effetti gravitazionali del sole e della luna e che producono periodici cambiamenti nella gravità atmosferica nell’elettricità e nella pressione è che queste maree agirono come un “aiuto esterno” alle “cause interne” già presenti nei corpi animali. Mead parlò di un “fluido nervoso di natura elettrica”. Verso quest’epoca Nollet e Frekte pubblicarono teorie ed esperimenti posti in relazione ai fluidi nervosi. Mesmer, nel 1775 chiamò quella forza: “gravitazione animale” e, in seguito, “magnetismo animale”. Egli descrisse quest’elemento come se avesse la funzione di riempire lo spazio sidereo e lo ritenne capace di influenzare direttamente il sistema nervoso delle forme animate. Nel 1783 Maidite e Bertholon pubblicarono un lavoro che comprovava l’influenza dell’elettricità atmosferica sulla vegetazione. Verso quest’epoca il famoso chimico tedesco, barone Von Reichenbach, effettuò uno studio dettagliato sul campo energetico dei cristalli e delle piante e lo definì: il fluido odylico.
L’opera di Mesmer, sebbene respinta dalla maggioranza dei medici suoi contemporanei, ebbe una profonda influenza sulla medicina europea. Questo fatto venne in prima linea con l’ipnotismo, nel 1860, quando Libaut fondò la sua clinica a Nancy; Bernheim e Charcot usarono, nelle loro rispettive scuole, l’ipnotismo e la suggestione come metodo curativo. La scoperta della mente inconscia, su cui è basata la psicanalisi di Freud, fu rivelata con le tecniche ipnotiche e Freud fu un allievo di Charcot ed un collaboratore di Bernheim. Il concetto freudiano della Libido, anche se non venne considerato come un principio del tutto energetico, era basato sul fatto che erano stati compresi i processi dell’energia vitale nell’organismo.
L’indagine fisica proseguì molto lentamente, dal 1919 al 1929, un medico londinese: Kilner, indagò oggettivamente il campo energetico, chiamato anche l’aura dell”‘atmosfera umaria” attraverso degli schermi colorati. Il suo libro è una miniera di informazioni sulle cariche e sulle variazioni del campo energetico umano e mi è stato di grande aiuto. (1)
Fu però Wilhelm Reich che, durante un periodo che copre un quarto di secolo, iniziatosi nel 1925, condusse un sistematico, dettagliato e compiuto studio sui fenomeni riguardanti il campo energetico dell’uomo e della natura. Egli definì la particolare energia dei processi vitali: Orgone.
Il suo lavoro di ricerca, nel campo psicanalitico ed in quello biologico oltre che nell’ingegneria cosmica, è risultato di importanza determinante per comprendere la posizione dell’uomo nell’Universo. Reich è un profeta di quei profondi mutamenti che si sono verificati in questa nostra società, analogamente a quelli che si verificano agli inizi del secolo.
I concetti energetici della sua terapia furono ampliati ed estesi da Alexander Lowen e da chi scrive; abbiamo infatti messo a punto particolari tecniche quando si è trattato di lavorare con il sistema energetico dell’organismo nel suo assieme, scaricando la corrente energetica delle emozioni nei piedi. Fu proprio attraverso l’applicazione di questi concetti bio-energetici sui miei pazienti che mi si è presentata la grandissima occasione di studiare i movimenti e le variazioni del campo energetico che circonda l’uomo.
Negli Stati Uniti, a partire all’incirca dal 1930, Burr e Northorp hanno condotto un accurato studio, di natura biologica, sulle energie vitali dell’organismo. I due ricercatori compresero che vi doveva essere qualche forza dietro agli organismi viventi, allorquando questi mostravano la loro capacità di organizzare e di tenere assieme le complesse intermutazioni chimiche che accompagnano i processi biologici. Essi hanno pubblicato numerosi articoli che trattano dei campi energetici negli organismi primitivi, negli alberi e negli animali.
Il loro lavoro fu facilitato dalla realizzazione di strumenti adatti a misurare le minime differenze di voltaggio al minuto. La loro attività nello studio delle malattie emozionali è stata proseguita da Leonard Ravitz. Egli condusse accurati esperimenti anche sugli stati eccitati dell’organismo, ponendoli in relazione alle nevrosi, all’ipnotismo, al sonno, ai farmaci, e dimostrando così che i cambiamenti determinanti si verificano nel campo elettromagnetico dell’uomo. In Inghilterra il lavoro di Kilner fu proseguito, indipendentemente, da George de la Warr e da Ruth Brown; il lavoro del primo era basato sull’opera di Abrams e di George Star White.
George de la Warr mise dunque a punto un’apparecchiatura particolare per studiare i processi vitali dell’uomo e delle piante, elaborando i concetti originali tendenti a dimostrare il grande effetto che i processi mentali hanno sulla materia. Necessiterebbero moltissime pagine per riferire dettagliatamente del lavoro effettuato da molti altri ricercatori in questo campo. Tuttavia molte persone in Inghilterra o negli Stati Uniti vi si sono applicate, rimanendo ai margini del mondo scientifico; costoro hanno condotto i loro esperimenti, sulle energie vitali, nei vari campi come lo strumento di raidoestesia e di fenomeni concernenti gli studi di parapsicologia.
Il lavoro di Edgar Cayce, gli studi dei “chakras”, i movimenti energetici effettuati dagli yogi ed, in seguito, i teosofi, secondo quanto è stato descritto nell’opera di Leadbeater, hanno trattato dettagliatamente del fenomeno riguardante le energie vitali nell’uomo, da un punto di vista metafisico. Si può dire che tutti questi esperimenti e questi studi sono basati su qualche manifestazione particolare dei processi vitali dell’organismo e dei processi energetici vitali.
Recentemente un lavoro sul genere di quello condotto dal Dr. Bernard Grad (dell’Università Mc Gill di Toronto) sullo sviluppo delle piante, ha dimostrato il grande effetto che una mano guaritrice potrebbe avere nel procedimento connesso allo sviluppo delle particelle di orzo, usato per questo esperimento. Negli Stati Uniti vi è un gruppo di validi scienziati che, sotto la guida del Dr. Rober Laidlaw di New York, sta realizzando un importante lavoro e sta tentando di definire il campo energetico dell’uomo, presso l’Istituto per lo studio delle Energie Vitali.
In una recente indagine scientifica, realizzata da ricercatori sovietici, è stato anche riferito che costoro erano in grado di fotografare il campo energetico attraverso una tecnica che utilizzava le correnti dell’alta frequenza.
Descrizione della natura del campo energetico
In natura vi sono diversi gruppi di organismi unicellulari, come i batteri, ma anche strutture multicellulari come funghi, flagellati, le spugne, i pesci e le lucciole che sono in grado di emettere luce e “luminescenza” quale risultato dei loro movimenti interni e dei loro processi biologici. Negli organismi superiori, si sa che i processi vitali come la mitosi delle cellule, l’ossidazione ed altri processi metabolici sono accompagnati da luminescenza. Gli organismi viventi sono in grado di emettere luce attraverso tutta la superficie dei loro corpi quando non hanno perso la propria capacità di illuminarsi. Questi fenomeni costituiscono il campo energetico o Aura che è in effetti, un riflesso delle energie insite nel processo vitale.
(L’Aura proviene dal greco Avra che significa brezza). L’Aura, o campo energetico, è una sfumatura di luce, tipica delle energie corporee.
Energia deriva dalla parola “energheia” che significa produzione di un movimento o di un lavoro. Urta definizione più logica è la seguente: “L’Energia è la forza vitale emanata dalla consapevolezza”. Quest’ultima, in precedenza, era posta in relazione all’auto-percezione, attraverso i movimenti pulsanti interni manifestatisi sulla superficie corporea come campo energetico del corpo stesso, alla sua produzione di calore, alla propria eccitazione, nell’attività e nel riposo. Inoltre questi fenomeni sono anche influenzati dalle condizioni atmosferiche, dall’umidità relativa, dalla polarità delle cariche che sono nell’aria e da molti altri fattori ancora sconosciuti. Se si potesse vedere questa manifestazione luminosa attorno al corpo, ma presente anche nello spazio che intercorre tra le persone, ci si accorgerebbe che gli esseri umani nuotano in mare di fluido che sfuma ritmicamente con colori brillanti. Questi pulsano, mentre mutano costantemente tinta e bagliore; per un essere vivente devono risultare di colore intenso, che vibrano.
I fenomeni del campo energetico appartengono, inoltre, ad un’altra dimensione; costituiscono, infatti, i fenomeni energetici che trascendono le realtà fisiche della materia.
Ora, anche se sono sicuramente connessi alla struttura e materia del corpo, tuttavia hanno proprie leggi per quanto riguarda il movimento pulsatorio e la vibrazione; fatti questi che non sono stati ancora compresi. Per giungere ad una definizione più pratica di questo fenomeno, in base alle mie osservazioni posso affermare quanto segue:
Quando una persona si staglia contro un sfondo omogeneo, sia con una luce molto intensa (cielo blu) che con una profonda oscurità (blu della mezzanotte), se siamo muniti di alcune attrezzature particolari, in modo che la luce risulti tenue ed uniforme, ed aggiungendo dei filtri colorati (blu cobalto, si può vedere chiaramente e ad occhio nudo, un fenomeno ancora più sensazionale. Dalla superficie del corpo si stacca un involucro grigio-bluastro che sembra una nube e che si espande per un’ampiezza che varia da 62 cm. ad 1 metro e 24 cm.; giunto a questa distanza, perde la sua nitidezza e si amalgama con l’atmosfera circostante. Questo involucro brilla ed illumina la superficie del corpo nell’identico modo in cui i raggi del sole nascente, espandendosi, illuminano gli orli delle montagne scure. L’involucro si dilata lentamente, per uno o due secondi, allontanandosi dal corpo, finchè forma una figura di ovale quasi perfetto con i propri confini ben delimitati.
Il terzo ed ultimo strato, quello esterno, ha un’ampiezza che varia ma, in un spazio aperto, si espande allontanandosi per diverse decine di metri. Presso la spiaggia è stato visto estendersi fino a 30 metri e mezzo dalle persone che emanano tali energie. Questo terzo strato ha un corpo interiore indefinito che inizia sul confine è trasparente e possiede un delicato colore blu cielo. Esso viene attraversato anche da raggi verticali che partono dal precedente strato intermedio.
Il movimento predominante dello strato esterno è a spirale o a vortice e sembra come se il moto delle particelle, simile a quello browniano del secondo strato, cercasse uno spazio più ampio, propagandosi in tutte le direzioni, nello stesso modo in cui le molecole dei gas compressi tendono ad espandersi in seguito all’aumento del volume del contenitore. I confini esterni del terzo strato si propagano talmente che i suoi margini si disperdono nell’aria circostante. La direzione del proprio movimento è perpendicolare alla superficie dell’organismo.
La direzione del movimento complessivo dei tre strati, finchè si possono vedere mentre si muovono simultaneamente, appare piuttosto complicata. Stando di fronte al soggetto, possiamo accorgerci chiaramente del campo energetico sul torace, sulla testa’ sulle braccia e sulle gambe.
Osserviamo poi che tale campo inizia a muoversi da terra e si dirige sulla zona interna delle gambe e delle cosce, sul torace e verso l’esterno dalle mani, degli avambracci e delle braccia, mentre le due correnti principali si fondono dirigendosi verso l’alto, dov’è il collo, sino a confluire poi sulle mani; tutto ciò costituisce una fase del movimento. Contemporaneamente se ne verifica un’altra nella parte a tergo del torace, ma che scende verso terra, il che costituisce la seconda fase. E’ interessante notare che, in ciascuna metà del corpo, vi è un movimento alternante tanto verso l’alto quanto verso il basso, ciascuna metà ha un flusso simultaneo che segue queste direzioni.
Le correnti si congiungono dove comincia il collo e proseguono sino all’altra metà della testa. La direzione alternata del movimento del campo energetico è rappresentata dal fluire alternato sulle due metà del corpo, come quando si passeggia e si corre o si cambia luogo, stando sulla superficie terrestre. Queste due fasi si fondono sulla linea mediana del corpo, longitudinalmente. Sicchè, dopo aver osservato il campo energetico mentre il soggetto rimane di profilo, constatiamo che esso pulsa nella zona mediana, e più precisamente nell’area degli organi viventi, verso la testa e verso i piedi, sia davanti che dietro il corpo, simultaneamente. Ne scaturisce il seguente assunto: si ritiene che vi debbano essere una quantità di movimenti, con un moto spiraliforme, insiti nel campo organotico, all’interno del corpo che ne è ingolfato, che fanno altrettanto con gli organi vitali, come il cuore, i polmoni, il fegato e gli intestini. Ciò è convalidato dalla f1gura di quegli organi e dal loro intreccio spontaneo, nonchè dal loro movimento avvolgente. Tuttavia se paragoniamo l’organismo umano ad un cilindro flessibile, notiamo che vi possono essere, sostanzialmente, due specie di movimenti: uno lungo il proprio asse longitudinale ed un altro lungo il suo diametro. Tutti gli altri movimenti sono forse dovuti a quelle due principali direzioni. Il movimento longitudinale, se è diretto contro la base che sostiene il cilindro lo si può muovere da un punto all’altro della superficie terrestre. Nel corpo umano, ciò si verifica quando si passeggia o ci si muove.
I1 movimento lungo il suo diametro può verificarsi sia andando verso il centro che allontanandosene è, se i movimenti sono flessibili, possono gonfiare e sgonfiare le pareti del cilindro. Questo genere di movimenti è collegato alle fasi che concernano l’espansione e la contrazione del corpo. Il movimento primordiale è di importanza determinante tanto negli organismi primitivi quanto nelle amebe. Nell’uomo, entrambi i movimenti costituiscono l’uno una manifestazione dell’altro. Il movimento longitudinale mantiene il corpo eretto, quello trasversale fa espandere e contrarre l’organismo. Questi principi sono stati descritti ne: “La Dinamica Fisica della Struttura Caratteriale” del Dr. Alexander Lowen. Quanto segue è una spiegazione di quel che costituisce il movimento del campo energetico, desunta in seguito alle mie osservazioni. Vi è un movimento longitudinale determinante, all’interno del cilindro umano che viene emanato dagli organismi vitali, non appena il campo si muove verso l’alto, in direzione della testa o andando in basso verso i piedi. Questo movimento, inoltre, permea tutti i tessuti con rapidità, espandendosi radicalmente, non ne è ostacolato dalla configurazione anatomica e raggiunge la superficie del corpo senza trovare alcun ostacolo. Si crea così la percezione visiva di quel fenomeno che è il campo energetico con i suoi tre strati. Ciò che vediamo sono in effetti, i mutamenti nell’atmosfera circostante che si verifica nello stesso modo de vapore, quando lo vediamo innalzarsi dal liquido in ebollizione; differiscono soltanto nello stato che, questo caso, è gassoso. Analogamente, i! campo energetico, visto attraverso l’involucro. che circonda l’organismo umano, costituisce una forma modificata del flusso energetico all’interno del corpo. Studiando le caratteristiche possiamo scoprire il suo autentico movimento, la sua composizione, la sua consistenza ed i movimenti che si verificano nelle condizioni patologiche o nei semplici processi vitali con tutte le variazioni. Attualmente il campo energetico è un’immagine riflessa delle moltissime energie movimento che si espandono in tutte le direzioni, una volta che sono partite dal corpo umano. Si può affermare che gli aspetti determinanti più comuni, riguardanti il tipico movimento di tale campo sono i seguenti:
1) Per quanto concerne l’organismo in posizione verticale, (dall’alto) visto in tutta la sua estensione, il suo campo energetico assume la forma di una svastica o di una figura a forma di 8.
2)’Nella figura vista di profilo il campo assume, approssimativamente, la forma di un fagiolo.
3) Vi sono movimenti spiraliformi che collegano le due metà del corpo e le due metà di ciascun organo.